Tessera della salute nella conoscenza
Consultorio autogestito culturale, sanitario, legale, antiviolenza

 

Il Consultorio delle donne è luogo che va oltre le teorizzazioni astratte e le manifestazioni d'effetto ad hoc istituite nelle giornate comandate, per trovare nei vari ambiti del vivere informazione e servizi concreti per una reale e ponderata scelta.
 
Quello che caratterizza questo Consultorio è anche l'aspetto della contraccezione ecologica-femminista, cioè il controllo della fertilità senza intervenire sui ritmi fisiologici, particolarmente utile per le giovani donne ancora nella fase di sviluppo.
Ci dovrebbero essere 100-1000 consultori femministi che si occupano di prevenzione primaria e non come quelli istituzionali di prevenzione secondaria, che altro non è che diagnosi precoce. In sintesi riappropriazione della vita usurpata dai fautori della medicalizzazione.
La costruzione sociale e culturale dell'entità femminile, nei secoli, ha sempre attivato l'attenzione del potere che, attraverso l'educazione, può cancellare stereotipi antichi ma per formularne di nuovi. Fintanto che non ci libereremo da questi stereotipi, vecchi e nuovi, ci saranno sempre discriminazioni per le donne.
 
I servizi che prestiamo sono culturali, sanitari e legali e si sviluppano nella continua ricerca. I nostri orari sono ampi (9-13 / 16-20) per andare incontro alle esigenze delle donne impegnate. Per approfondimenti culturali presso l'AED c'è anche il servizio biblioteca ed emeroteca sui temi delle donne.
Continuate a sostenerci con un rinnovo, affinché anche il 2011 possa darvi la garanzia di avere in loco la voce che è dalla vostra parte, perché come voi sapete il consultorio delle donne è autofinanziato.

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Il dibattito sulla qualità dei Consultori sta riaprendosi a livello nazionale nell'ambito del femminismo, pertanto la nostra esperienza antica di consultorio femminista autogestito e autofinanziato è preso come esempio organizzativo che ha retto nel tempo.
E' evidente che un consultorio non è un ambulatorio, pertanto i consultori autogestiti pur dando servizi sanitari e legali, hanno come prima indicazione un messaggio culturale che ha come base un'informazione critica al fine di permettere alle donne una reale scelta dei loro comportamenti.
Il consultorio quindi non può essere un consultorio pubblico di Stato perché là passano tutti i condizionamenti utili al sistema e i comportamenti utili alle lobby.