La violenza sulle donne si estende con il tentativo di
alcuni partiti di cancellare la legge Merlin, dando il via ad un referendum.
L'idea era già stata presentata nel giugno del 2013 dalla Lega Nord in Senato
con il fine di bloccare l'aumento dell'Iva.
Il capogruppo della Lega Nord a Palazzo Madama, Massimo Bitonci, aveva
portato a sostegno del referendum questo falso motivo: "Il 75% degli italiani è favorevole alla sua
regolamentazione, cerchiamo di fermare lo sfruttamento e la violenza", ed
aggiunse:
"Far emergere questo giro d'affari enorme significa per lo Stato e gli enti
locali incassare abbastanza risorse per evitare non solo ulteriori aumenti delle
tasse, ma anche per abbassare una serie di imposte". Turpe programma.
Questa è la verità.
Il Consiglio Regionale della Lombardia ha approvato ai primi
di aprile 2014 la proposta di referendum per la parziale abrogazione della legge
Merlin:
41 i voti favorevoli. Si sono espressi a favore: Lega Nord, Forza Italia, Maroni
Presidente, M5S, Fratelli d'Italia e Pensionati. Contrari PD, Ncd e Patto
Civico.
Il testo dovrà essere condiviso da almeno altri quattro Consigli Regionali
(cinque Regioni) per indire il referendum, oppure può bastare la raccolta di 500
mila firme.
Le Donne dell'AEDfemminismo ritengono che la
prostituzione (espressione tradizionale della società maschilista) non debba
essere gestita né da macrò privati, né da macrò di Stato, in quanto le miserie
sociali devono essere rimosse e non perpetuate con l'organizzazione e la
propaganda, né tantomeno con l'istituzionalizzazione. Disprezzo e violenza vanno
rimosse con l'azione culturale ed organizzativa femminista, non con l'umiliazione
sistematica del genere femminile. La violenza sessuale sulle donne che sta
esplodendo ai nostri giorni è espressione di una società che ancora vive il
dualismo "o madre o puttana" e reagisce violentemente al rifiuto della donna di
stare nei due ruoli dello sfruttamento. La speculazione vende il suo corpo in
immagine (pornografia), lo usa per stimolare le vendite (pubblicità), lo riduce
ad oggetto sessuale (pansessualità), provoca disprezzo e favorisce la violenza e
la prostituzione.
Ricordiamo che la Francia ha scelto di ispirarsi al modello svedese, che dal
1999 sanziona chi compra servizi sessuali (e non chi li offre) ciò ha permesso di ridurre della metà la prostituzione per strada. La
Proposta di Legge francese
prevede un'ammenda di 1.500 euro e di 3.750 in caso di recidiva. Se la persona
che si prostituisce è minorenne la multa sale a 45.000 euro e si rischiano tre
anni di carcere.
L'Europa ha già espresso condanna per favoreggiamento alla prostituzione che
considera tratta di umani (in genere sono donne del Terzo mondo sfruttate in
Europa), per cui i fautori italiani della soddisfazione di tutte le foie
maschili si diano una calmata. Proprio in Italia, paese cattolico, dove la
misoginia è già un carico faticoso per le donne, la violenza, sotto la falsa
voce della difesa delle povere prostitute, si estende a tutte le donne.
La causa della prostituzione di strada non è la Legge Merlin, ma
l'immigrazione incontrollata.
Non voteremo i partiti che stanno progettando il ritorno all'umiliazione
delle donne e la schiavitù nelle case chiuse.
Legge Merlin, 20 febbraio 1958, n° 75 (pdf)
Il Referendum chiede l'abrogazione parziale di una serie di articoli della legge Merlin, in particolare chiede di abrogare parte del titolo della legge relativa alla chiusura delle "case di prostituzione", l'art. 1 e 2, parte dell'art. 3, gli artt. 7, 9, 10, 11, 12, 13 e 14. Inoltre l'abrogazione degli articoli del codice penale 531, 532, 533, 534, 535 e 356, così come sostituiti dalla stessa legge Merlin n° 75 del 1958.